ESXENCE MILANO – 2022

una prospettiva soggettiva, faziosa e parziale.

Questa edizione di Esxence Milano è stata impegnativa.

L’enorme quantità di espositori presenti ha aperto ad una interpretazione più “inclusiva” del concetto di “profumeria esclusiva”.

I forzati e tortuosi sensi di marcia hanno reso grottesca la visita per tutti i professionisti che, dovendo andare da A a B rapidamente con un’agenda fitta di appuntamenti, hanno dovuto subire una ripetuta e inutile esposizione a marchi fuori dal loro raggio di interesse (e qualche vescica ai piedi).

Mi ha colpito poi la nutrita sezione di skin-care all’ingresso – di cui forse nessuno sentiva il bisogno – che hanno distratto l’attenzione dai brand autentici, piccoli, artigianali, piazzati in fondo al percorso forzato, che quando ci arrivi hai quella sensazione di sollievo di quando arrivi all’area piante dell’Ikea e pensi: Ce l’ho fatta. È finita.

Nonostante questo, sono riuscita a incontrare cari amici ma soprattutto esperienze olfattive straordinarie!

Menzionerò al momento due artisti che sono delle pietre miliari per la mia visione della profumeria, che hanno portato a Esxence delle opere degne di approfondimento.

Meo Fusciuni, al secolo Giuseppe Imprezzabile, è stato per me prima un personaggio mitico, idealizzato, che ho seguito come fonte di ispirazione, . poi una persona eccezionale che ho avuto l’onore di conoscere e di poter chiamare amica

Francesca Bianchi e Meo Fusciuni in Esxence 2022
Francesca Bianchi e Meo Fusciuni in Esxence 2022
Encore du Temps by Meo Fusciuni
Encore du Temps by Meo Fusciuni

Le sue composizioni mi emozionano, non solo per lo stile compositivo ineguagliabile, appassionatamente poetico, corposo e senza cuciture, ma soprattutto perché posseggono quel quid necessario a ogni opera d’arte che ti tocca nel vivo: quella cosa che afferra le tue viscere, che fa scaturire le tue emozioni, che fa infiammare il tuo intelletto.

Encore du Temps è la composizione eccezionale che ha presentatoquest’anno.

Una poesia incantevole: grandiosa, straziante, è la glorificazione delle cose fragili e delicate ma eterne, e caratterizzate da una forza primordiale.

E’ come se Meo ci dicesse (almeno me lo immagino così, con il suo sorriso zen): 

Ama la forza della fragilità, il coraggio di affermare anziché negare, di scegliere anziché rinunciare.

E Meo qui sceglie le cose delicate, impermanenti e fragili come l’amore, che diventa forte e solido nel momento in cui liberamente si decide di perseguirlo.

E’ un profumo che ruota intorno alla poetica unione tra osmanto e tè, che neanche te ne accorgi e diventa champaka, scaldato dalla dolcezza del benzoino. (E molto altro ancora: ma a me interessano le sfumature emotive più che le materie, che sono funzionali alle emozioni).

E’ un profumo che ritrae quel momento eterno, quell’attimo in cui si ha contezza dell’amore assoluto, e buca il guscio del “qui ed ora”, per srotolarsi all’infinito.

E’ il profumo da annusare, come un rimedio erboristico, per prolungare perennemente quell’attimo.

me fa venire la pelle d’oca. Meo ha la capacità di tradurre questa brama d’infinito in una composizione lirica, senza stucchevoli sentimentalismi, ma con lo sguardo autentico e amorevole che lo contraddistingue, rivolto verso la sua adorata musa Federica, compagna di una vita, cui la creazione è ispirata e dedicata. E Beatrice muta.

Altro personaggio nella mia ristretta costellazione di maestri di ispirazione, Filippo Sorcinelli, per mia fortuna e onore è anche lui diventato una persona che chiamo amico.

Oltre alla sua linea di profumi – che alzano lo standard della profumeria artistica – per chi non lo sapesse è un organista professionista ma soprattutto è il fondatore e la mente di Atelier LAVS, che crea e realizza paramenti sacri di altissimo livello. 

Gli alti prelati del Vaticano solcano le soglia del suo negozio di Roma come noi laici quella di [inserisci nome del tuo brand preferito]. Un po’ per la mia formazione storico-artistica, un po’ per la mia estrazione dal contesto tessile pratese, mi perdo per ore a guardare quelle splendide decorazioni, quei fili dorati, quei girigogoli senza fine.

Filippo Sorcinelli and Antonio Gardoni in Esxcence 2022
Filippo Sorcinelli and Antonio Gardoni in Esxcence 2022
Filippo Sorcinelli signature
Filippo Sorcinelli signature

Quest’anno Filippo esce con una bellissima serie sulla PIOGGIA, e PIOGGIA FORTE è la fragranza di cui voglio parlare.

Si tratta, come è tipico di questo marchio, di una creazione di ricerca, con un approccio intellettuale, pur rimanendo nel campo edonistico, ossia di ricerca del piacere estetico. Per i beginners: profumi strani che però potete indossare.

Si avverte l’approccio realistico, idealizzato dalla raffinata astrazione intellettuale.

Dopo aver ascoltato le parole di Filippo si immaginano due amanti che si uniscono focosamente, nascosti, come se la pioggia forte dovesse da una parte coprire, occultare la loro passione, scabrosa agli occhi del mondo, dall’altra invece farne eco.

Mi piace quell’aspetto ozonico in apertura che rende la suggestione non solo l’aria che profuma di pioggia, ma presenta quella parte metallica che rimanda ai fluidi corporei.

Mi piace pensare alla firma di Filippo come a un encefalogramma: una prova di esistenza, ma anche prova di resistenza alle cose senza senso.

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